“ Sorprende, ma mica tanto, che ancora oggi nell’anno 2019, nonostante si viva in un regime di trasparenza amministrativa, per ottenere una semplice copia di un verbale del collegio bisogna adire la Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oppure ancor peggio ricorrere al Tar con evidente, con notevole spesa di denaro da sostenere a cura dell’interessato”.
E’ quanto si legge nel comunicato stampa, diffuso dal sindacato Cobas Scuola di Castrovillari, a proposito di una vicenda che ha interessato il prof. Leonardo Genovese, docente c/o l’IPSEOA di Castrovillari, relativa ad una formale richiesta tesa ad ottenere il rilascio di una copia del verbale del collegio docente.
Nel merito il docente, interessato al rilascio della copia dell’atto, presentava formale richiesta al dirigente scolastico e considerato il “sufficiente lasso di tempo trascorso”, si vedeva costretto adire alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi c/o la presidenza del consiglio dei ministri in Roma, ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 della legge 241 del 1990.
Nel ricorso avanzato si richiamava la sentenza del Consiglio di Stato del 6 maggio 2013, n. 2423 . Di contro il dirigente scolastico, nelle sue determinazioni verso la Commissione accesso-presidenza del consiglio dei ministri, sosteneva che la richiesta del prof. Leonardo Genovese fosse stata superata dalla formale pubblicazione del verbale stesso”.
La commissione, invece, accoglieva il ricorso presentato dal docente interessato, rappresentante RSU del medesimo istituto, e per l’effetto invitava l’amministrazione resistente a “ riesaminare la vicenda sulla base delle considerazioni ; specificava in termini di diritto. “Che il professore ricorrente, quale componente dell’organo collegiale, è titolare di un interesse qualificato ad accedere ai verbali delle sedute del collegio al fine di poter conservare e poter disporre della documentazione dell’attività svolta ( cons. stato, VI, 9 giugno 2005, n. 3042)”.
Il Sindacato Cobas scuola di Castrovillari che ha patrocinato il contenzioso aperto dal docente, esprime soddisfazione per tale “decisione al riconoscimento di un diritto sempre più contrastato”.