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Venerdì 21 gennaio 2021. Giornata mondiale dell’abbraccio. E’ la seconda dell’era pandemica. La ricorrenza nata in America aveva lo scopo di contrastare la tristezza del Blue Monday

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 E’ la seconda dell’era Covid. La ricorrenza nata in America serviva a contrastare la tristezza del Blue Monday. L’evento che  ci ricorda uno dei gesti più semplici e naturali, purtroppo, in questi anni di pandemia da Covid-19 è  stato represso, inibito  e quasi vietato in  rispetto alle  norme sul distanziamento fisico . In attesa che questo naturale gesto possa ritornare ad esprimersi a brevissima scadenza, vediamo insieme  come è nato e perchè si celebra proprio oggi- La Giornata mondiale dell’abbraccio, o National Hugging Day, è stata istituita nel 1986 in Michigan, per opera del reverendo Kevin Zaborny.

Serviva un giorno che contrastasse il Blue Monday (il giorno più triste dell’anno), così si è pensato a una ricorrenza che  esprimesse amore e empatia, affetto e calore.  Cosa meglio degli abbracci? Dall’America questa ricorrenza si è poi diffusa pian piano in tutto il mondo diventando la ricorrenza  che oggi si celebra in tutto il pianeta. Peer onorare il significato che  l’abbraccio assume nel contesto delle relazioni affettive e sopperire  alla sua deprivazione nel  periodo  della pandemia, nel mese di aprile del 2020 Facebook ha aggiunto alle sue reaction ai post anche quella dell’abbraccio, un modo innovativo per consentire agli utenti di trasmettere, in qualche modo, l’affetto che fisicamente era inibito. Seppur  le  norme e le regole siano  meno rigorose rispetto alla fase vissuta durante  il  lockdown,  abbracciare una persona cara  o un parente ( non convivente) è ancora un gesto sconsigliato, da inibire per la tutela del singolo e della collettività.  I modi, comunque, per esprimere simbolicamente un abbraccio  sono diversi anche se non  presentano  lo stesso calore e la stessa energia. Si sa comunque che abbracciare  le persone aiuta a migliorare l’umore e la salute piscofisica.  Diversi studi lo dimostrano. Di recente alcuni  ricercatori hanno appurato che gli abbracci e le carezze della mamma riducono notevolmente la durata del pianto dei bambini alleviando la risposta al dolore. Secondo un altro studio condotto alla School of Medicine dell’Università della California, dall’abbraccio deriverebbero dei reali benefici per il nostro organismo. Lo stimolo emotivo che si prova, secondo i ricercatori, contribuisce alla produzione di ossitocina, un ormone significativo   per il benessere psico-fisico e sessuale.

Un caro abbraccio,  insieme ad un sincero sorriso, aggiungiamo Noi,   aiuta  molto ad affrontare   con ottimismo la giornata che abbiamo di fronte.  Un caro abbraccio a tutti e tutte amiche e amici de “L’eco della valle”.