Halloween è una festa popolare, diffusa in particolare in Irlanda, Scozia, Canada e Stati Uniti d’America. Si celebra la sera del 31 ottobre (alla vigilia della festa di Ognissanti) e si ipotizza che le sue origini risalgano a quando le popolazioni tribali usavano dividere l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. E’ una ricorrenza che suscita critiche in quanto non apparterrebbe alla nostra cultura bensì a quella americana, lontana, quindi, dalle tradizioni e dal nostro folklore. Di conseguenza non andrebbe esaltata perché non sarebbe roba nostra, un po’ come il Thanksgiving statunitense o il Diwali indiano. Halloween è comunque una festa antichissima, che affonda le sue radici nella festa celtica di Samhain (Sah-ween), questo era quando i Celti (gli antichi abitanti della Gran Bretagna) celebravano il loro capodanno e il giorno in cui credevano che le anime di coloro che era morto quell’anno progredito negli inferi. Si diceva che fosse una notte in cui fantasmi, demoni e streghe vagavano per la terra e la gente cercava di placarli con offerte di noci e bacche. Ma sarà vero che questa ricorrenza non appartenga alla nostra cultura?
Naturalmente non sarebbe affatto così, anzi! Halloween in Italia, sostengono molte fonti, ci sarebbe sempre stata, solo che ce ne siamo dimenticati in seguito ad alcuni fatti storico-sociali. L’usanza esempio più celebre dell’intaglio della zucca, è un retaggio anche della cultura locale: per ricacciare gli spiriti maligni si intagliavano le zucche in facce spaventose e ripugnanti, privandole dell’interno e inserendo una candela al loro interno, per trasformarle in lanterne e illuminare i luoghi che avrebbe così agevolato il cammino degli spiriti magnanimi.
Non tutti gli italiani comunque sono disponibili a festeggiare questa ricorrenza, ritenuta americana ma che comunque anche in Italia genera un giro d’ affari da 300 milioni di euro. Fatto sta che la ricorrenza anche nei nostri contesti locali è destinata a prendersi la scena. Tra ‘dolcetto e scherzetto’, travestimenti macabri e film horror, sia grandi che piccini, onoreranno la cosiddetta ‘notte delle streghe’ e a domandarsi se è giusto festeggiare Halloween in Italia. Le risposte saranno diverse, la comunità continuerà a mostrare opinioni divergenti. Da una parte ci sarà la componente che difenderà la tradizione italiana ‘che non ha mai previsto di festeggiare Halloween, visto che non è una ricorrenza che apparterrebbe al nostro Paese’, dall’ altra invece ci sarà chi difenderà i festeggiamenti considerando Halloween ‘un modo semplicemente di fare festa e divertirsi’. Il giro d’ affari da 300 milioni di euro dimostrerebbe comunque che nel suo seno si porterebbe un fattore trainante dell’economia per cui vale la pena festeggiare, scherzare consentendo alla festa delle zucche di produrre un giro d’ affari da 300 milioni di euro risorse impegnate dalle famiglie per allestire abitazioni, comprare vestiti, gadget o maschere varie.