A distanza di vent’anni l’amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano non è stata capace di dotarsi di un proprio Piano Strutturale. Ancora oggi viene utilizzata la variante generale al Piano di Fabbricazione adottata dalla amministrazione di allora “Stretta di Mano”, guidata dal sindaco Franco Garofalo. Le linee indicate dall’esecutivo “Stretta di Mano” e impresse nella variante generale al PDF , elaborata dalla coalizione ” Stretta di Mano”, hanno consentito di pianificare lo sviluppo edilizio del territorio in modo armonico e coerente con le vocazioni dello stesso.
Sul piano dello sviluppo edilizio, quindi, le amministrazioni comunali che si sono succedute a Santo Stefano di Rogliano, espressione dell’Arcobaleno, non sono state capaci di incidere sullo sviluppo del territorio, di fornire nuove linee di indirizzo, di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico in cui delineare le identità culturali , le scelte strategiche di sviluppo, al fine di tutelare l’integrità fisica ed ambientale del territorio, per come sancito dalla legge regionale risalente a circa vent’anni fa.
Ancora oggi, quindi, l’amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano, espressione dell’Arcobaleno, per rispettare i limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi per le aree destinate all’edilizia pubblica e popolare, si avvale della variante generale al PDF, adottata dall’amministrazione comunale, rappresentata allora dalla maggioranza “ Stretta di Mano”.