Home Attualità Il dramma della bambina privata dallo scuolabus

Il dramma della bambina privata dallo scuolabus

94

S. Stefano di Rogliano – Nell’indifferenza quasi totale delle nobili coscienze del mondo del sapere, delle associazioni e delle istituzioni locali, si sta consumando il dramma della bambina di S. Stefano di Rogliano alla quale viene negato il diritto al servizio scuolabus e di conseguenza allo studio. Da più di un mese è costretta a rimanere in casa, a non poter raggiungere il plesso scolastico perché il Comune, la mattina del 22 settembre scorso, ha deciso bruscamente di interrompere il servizio trasporto per la sua contrada rurale Foresta, zona definita svantaggiata sotto il profilo geografico, emarginata dal distinto centro urbano. La famiglia della bambina non può garantire il trasporto con la propria autovettura in quanto già impegnata a condurre l’altro figlio a Scigliano dove frequenta la prima classe dell’Istituto Professionale dell’Agricoltura. Gli orari non coincidono e la famiglia dovrebbe lasciare sola alle 6 del mattino, senza sorveglianza e sotto le intemperie, la propria bambina davanti alla scuola primaria. Una storia triste, un vicenda umana di fronte alla quale il mondo cosiddetto dei saperi, della cultura e della “solidarietà”, impegnato ad enunciare percorsi di inclusione, di apprendimento e di emancipazione non muove un dito per restituire alla piccola il sacro diritto allo studio e al trasporto. Per fortuna che ancora sussiste qualche umana sensibilità che avendo preso a cuore il problema si sta adoperando per alleviarne le conseguenze e le difficoltà. Si tratta di sparute coscienze civili, di poche sensibilità che nel silenzio e senza riflettori, stanno cercando di alleviare le conseguenze relative alla mancata frequenza della scuola dell’obbligo in attesa che le istituzioni interessate intervengano per onorare i dettati della delibera della giunta comunale ( n. 29 del 26.04.2017) riguardante il “ Piano comunale di attuazione degli interventi per il diritto allo studio” in cui si legge, tra l’altro, che il servizio trasporto “ è importantissimo in relazione alle esigenze di una frazione, alla particolare ubicazione degli edifici scolastici, alle esigenze di nuove zone di sviluppo distanti dai centri e di diverse zone rurali”.
L’auspicio è che l’impegno civile sradichi l’indifferenza delle istituzioni per restituire alla famiglia e alla bambina la serenità, la tranquillità levata la mattina del 22 settembre scorso. Intanto si attendono gli esiti del Consiglio comunale, fissato per venerdì prossimo alle ore 10,00, chiamato a discutere sulla delicata vicenda. Il consiglio comunale si riunirà, in seduta straordinaria, per volontà del gruppo consiliare ” Santo Stefano nel cuore” per discutere e deliberare sulla riattivazione del servizio scuolabus e sul regolamento del servizio scuolabus, proposto ed alaborato dal medesimi gruppo consiliare, guidato da Andrea Nicoletti e composto dai consiglieri comunali, Agostino Cerenzia e Mario Salerno.