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S. Stefano, videoconferenza di ” Comune in Comune”. ” Metodo giusto ed equilibrato per riunirsi. L’amministrazione eviti consigli comunali in presenza”

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Ida Paola Cerenzia

“Dobbiamo essere i primi a dare il buon esempio, onorando  i suggerimenti e le  regole fornite per  impedire la diffusione del virus.  L’iniziativa di riunirci in videoconferenza, ascoltare le opinioni della gente attraverso l’utilizzo della rete, è un metodo giusto,  equilibrato e coerente con quanto andiamo sostenendo nelle istituzioni: evitare assembramenti e  rispettare le  norme che da mesi vengono ripetute costantemente.  Nel rispetto di queste convinzioni abbiamo disertatato la seduta del consiglio comunale,  ritenendo la convocazione in presenza una scelta contraddittoria rispetto alle indicazioni. Non avendo recepito le sollecitazioni avanzate  per protesta non abbiamo partecipato  alla seduta del consiglio comunale, convocato dalla Sindaca , presso il salone dell’ex Comunità Montana, aperta perfino alla partecipazione del pubblico”. Le videoconferenze assolvono al medesimo compito e allontanano i pericoli derivanti dall’assembramento”.

Rimanendo nel tema pandemia,  il gruppo consiliare ” Comune in Comune” , ha  rilanciato la proposta, già avanzata nei mesi scorsi,   affinchè l’amministrazione comunale provveda ad assicurare a tutti i cittadini i test antigenici, senza oneri a carico  dell’utenza.

Le risorse economiche  ci sono- sostengono i consiglieri comunali di opposizione-  Ida Paola Cerenzia, Simona Mancuso e Franco  Garofalo- e altre arriveranno  nelle casse comunale in seguito  ai vari provvedimenti emessi  e  altri ancora in via di definizione da parte del governo centrale.

L’opposizione chiederà conto di come saranno spesi questi fondi e vigilerà affinché siano impegnati a proteggere la comunità dal contagio, attraverso anche la prevenzione che passa garantendo a tutti la possibilità di sottoporsi al test gratuitamente.

Altri Comuni viciniori  hanno da tempo fornito questo servizio  a titolo  gratuito- fanno sapere i consiglieri comunali di “Comune in Comune”  facendo leva proprio sulle risorse e fondi provenienti dallo  Stato.

I Consiglieri comunali di opposizione  chiedono, pertanto,   che venga revocato l’avviso  emesso dalla sindaca sui tamponi in quanto:

– impone il versamento di euro quindici a carico del cittadino;

–  richiede il possesso di una serie di  requisiti  e uno,  in particolare,  violerebbe, perfino la  privacy.

Il gruppo consiliare “Comune in Comune”, coordinato dal capogruppo Ida Paola Cerenzia e composto dai consiglieri Simona Mancuso e Franco Garofalo sollecita,  attraverso la  videoconferenza,  ancora una volta la sindaca,  a convocare il consiglio comunale on line, offrendo a tutti i cittadini  la possibilità di seguire i lavori da casa ed evitare inutili  assembramenti.

Quanche giorno addietro è stata celebrata la Giornata dei disabili- ricordano i consiglieri comunali-  e , come ribadito  bisogna lavorare affinché  nessuno rimanga  indietro. Con le videoregistrazione dei consigli comunali, da tempo richieste dai consiglieri comunali di opposizione e rifiutate dalla Sindaca, f.f.  presidente del Consiglio,  si sarebbe onorato  questo principio di civiltà, includendo nelle dinamiche  del Consiglio comunale quanti e quante ,  per motivi di salute,  non possono assistere ai lavori del proprio  consiglio comunale e valutare l’operato dei propri eletti.  Essere informati è un diritto,  offrire a tutti la possibilità di partecipare è un fatto di civiltà e di democrazia, valori    che si  traghettano con sani comportamenti e non solo   attraverso  le parole. Il gruppo consiliare ” Comune in Comune”,  tornerà a riunirsi, utilizzando sempre la rete per tracciare il bilancio delle attività  istituzionali svolte  durante questo drammatico anno che ha  cambiato il modo di relazionarsi e vivere il contesto sociale, specialmente  nei comuni meno densamente abitati.