Oggi, mercoledì 14 giugno, ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005 per sensibilizzare sull’importanza che i donatori di sangue, volontari, periodici, non retribuiti, rivestono per quanti necessitano di trasfusioni sicure. Le trasfusioni di sangue salvano vite umane ogni giorno. Potrebbero arrivare a salvarne 1.800 quotidianamente. In Italia, però, al momento, la percentuale di coloro che donano il sangue non raggiunge nemmeno il 3%, anche se il numero dei donatori, nel 2022, è leggermente cresciuto rispetto al 2021, arrivando a 2,8 milioni di trasfusioni nell’arco dei 12 mesi. Il sangue non è un farmaco che si produce in laboratorio, non è sostituibile e solo l’uomo può donarlo. Al fine di incentivare la donazione di sangue e di emocomponenti, il legislatore ha stanziato (art. 19, comma 10 della Legge n. 118 del 5 agosto 2022, c.d. “legge concorrenza”) appositi fondi per la realizzazione da parte del Ministero della salute – in collaborazione con il Centro nazionale sangue, le associazioni e le federazioni di donatori volontari di sangue – di iniziative, campagne e progetti di comunicazione.
Le trasfusioni di sangue e dei suoi componenti consentono di salvare milioni di vite ogni anno, contribuiscono a garantire una migliore qualità della vita a chi soffre di infermità croniche e sono indispensabili per poter effettuare procedure mediche e chirurgiche complesse.
La data del 14 giugno è stata scelta in quanto giorno di nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.
Il tema della Giornata Mondiale del donatore di sangue di quest’anno è “Il sangue ci mette tutti in relazione” (Blood connects us all).
Il tema scelto quest’anno mette in evidenza la dimensione di “condivisione” e “connessione” tra i donatori di sangue e pazienti. Inoltre, è stato adottato lo slogan “Condividi la Vita, dona sangue”, per attirare l’attenzione sul ruolo che il sistema di donazione volontaria gioca per incoraggiare le persone a prendersi cura gli uni degli altri e per promuovere la coesione della comunità.