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Il 19 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, nota come “World Inflammatory Bowel Disease Day,” dedicata alla ricerca e alla profilassi di queste patologie. Il tema del 2024 è riassunto nella frase “IBD has no age” (le malattie infiammatorie croniche intestinali non hanno età).
Per l’occasione, sono numerose le iniziative promosse a livello locale, come l’illuminazione di edifici pubblici e monumenti, oltre ad altre attività mirate ad aumentare la consapevolezza sull’impatto di queste malattie sulla vita delle persone di età pari o superiore a 60 anni. Sebbene il picco di insorgenza delle MICI si verifichi prevalentemente nella giovane età adulta, un significativo 10-15% di nuove diagnosi riguarda persone di età pari o superiore a 60 anni.
Secondo stime avanzate, nel prossimo decennio circa un terzo di tutte le persone affette da MICI avrà più di 60 anni. Di fronte a questa prospettiva, diventa urgente raggiungere una migliore comprensione dell’epidemiologia delle MICI nella popolazione anziana. È fondamentale non trascurare l’impatto che le comorbidità e le poli-terapie farmacologiche possono avere sull’efficacia dei farmaci, sulle loro possibili interazioni e sugli eventi avversi correlati