Si è conclusa a Staletti la due giorni dedicata alla Festa Nazionale dell’Anpci, all’assemblea nazionale dei Sindaci dei Piccoli Comuni e al Premio Nazionale Letterario dedicato ai Comuni di piccole dimensioni demografiche. La cerimonia finale, riservata alla Premiazione dei vincitori delle cinque sezioni individuate nel bando di Concorso si è svolta all’interno dell’incantevole scenario dei Giardini Blancacruz di Copanello, luogo dipinto da una varietà di colori e aromi, individuati nelle limpide, trasparenti e azzurre acque del mare, nel verde smeraldo delle colline antistanti, nelle maestose piante del Pino marino che delimitano l’area entro cui sorge un grazioso Museo del Mare. All’interno di questo quadro che sembra essere stato dipinto da un artista, il giornalista di ItaliaOggi, Francesco Cerisano, moderatore della manifestazione, saluta i convenuti e avvia la discussione, affidando il microfono prima alla Presidente dell’Anpci, Franca Biglio, poi al primo cittadino del Comune di Stalettì, Alfonso Mercurio, successivamente al componente la Giuria del Premio Letterario , prof. Eugenio Gallo e infine al Presidente della Giuria, prof. Francesco Garofalo che ha commentato il successo ottenuto dal Concorso Letterario, testimoniato dalle numerosissime opere inedite pervenute e valutate
scrupolosamente dalla Giuria, composta da qualificati esperti, appartenenti al mondo accademico, alla scuola, al giornalismo e al mondo dell’imprenditoria. All’interno di questo complesso artistico, ambientale, culturale e umano che trasmette forti emozioni, con il sussidio della tecnologia, vengono avviati i collegamenti esterni. Dallo schermo iniziano ad apparire le immagini di alcuni vincitori delle sezioni che insieme ai sindaci, consiglieri comunali, docenti e gruppi classe, manifestano grande emozioni per il riconoscimento attenuto “orgoglio delle piccole comunità locali” alle quale le opere, per norma concorsuale, sono ispirate. Le opere, tutte inedite, alcune prodotte a due mani, risultate vincitrici, infatti, si snodano tra le bellezze, l’arte, la storia, la cultura e le migliori tradizioni custodite all’interno dei Piccoli Comuni d’Italia, considerati motori dell’economia del Paese, baluardi della democrazia, delle libertà e della pace sociale. Su questi filoni si basa il successo della Prima edizione del Premio Letterario sottolineato da tutti gli interventi registrati sia a in presenza che da remoto.
Ai primi classificati sono stati consegnati dalla Presidente dell’Anpci, Franca Biglio, dal Sindaco del Comune di Staletti, Alfonso Mercurio, dal prof. Luca Gallelli, direttore della scuola di Medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, intervenuto a nome del Rettore, Giovambattista De Sarro, dall’on. Mario Tassone, dal vice sindaco del paese ospitante, Rosario Mirarchi e dal Vice Presidente Anpci, Arturo Manera . Le premiazioni sono state precedute dalla lettura delle motivazioni elaborate dalla Giuria a sostegno delle opere dichiarate vincitrice della Prima Edizione del Premio. Le motivazioni sono evidenziate dalla segretaria della Giuria, dottoressa, Ida Paola Cerenzia. Di seguito l’elenco delle opere vincitrici delle cinque sezioni con le rispettive motivazioni:
ANPCI – Premio letterario Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, prima edizione, a. 2022 Sezione Fiabe e Favole inedite – Prima classificata “Mengone Torcicolli. Una storia tra sogno e realtà” di Lucia Speranzini
Motivazioni
La bella fiaba, che trova il punto focale di snodo nella maschera carnevalesca di Mengone Torcicolli, rivela un po’ l’humus di fondo del borgo di Cerreto e si dipana, nella propria vera essenza, nei ragazzi della Quarta L della Scuola primaria “Romolo Murri”, Istituto “Cestoni” di Motta San Pietrangeli. Questi ragazzi, con grande sensibilità, hanno fatto propria la storia della maschera e, dal profondo del proprio cuore, in queste pagine, hanno affidato a Mengone il proprio sentimento di solidarietà, assegnandogli il compito di farsi latore del loro messaggio di pace. Sulle linee di questo tema fondamentale, gli allievi hanno intrecciato la propria narrazione, organizzando una fiaba interessante e coinvolgente, proposta in una prosa fluida e piacevole e in un intreccio che denota la loro confidenza con il mondo fiabesco. Simpatiche le espressioni dialettali, fatte pronunciare a Mengone, e in perfetta sintonia con l’essenza della narrazione. Bella l’immagine dello stupore del personaggio, al momento del risveglio in una realtà ben diversa da quella del suo tempo. Altrettanto piacevole è il modo di interloquire della maschera con Putin, cui essa si rivolge per riportare la pace. In questo atteggiamento si riflette quello che è anche il modo semplice e genuino, con cui i ragazzi sanno affrontare i problemi e, talora, sanno anche raggiungere con successo la meta. Semplici, ma significativi, si rivelano altresì i quadretti che accompagnano la narrazione.
ANPCI – Premio Letterario Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, prima edizione a. 2022
Sezione Poesie inedite- Prima classificata
“I RACCONTI DEL CORVO” di Enrico Romanelli Motivazioni
Il poeta, nei panni d’un corvo che scruta dall’alto, dipinge la vita del paese e, con un delicato tocco di penna, l’esprime in un verso dolce e spontaneamente musicale. Così prendono corpo i suoni, i colori, i profumi e le voci del borgo e si offrono in uno splendido gioco di immagini. E’ la vita della comunità che si svolge, nella propria coralità, e si riflette nel complesso intrecciarsi di luci e di colori. E, dall’alto della Rocca Farnese, il “corvo”, quasi fosse un drone, ne fotografa i momenti più significativi. Allora, ecco le immagini della quotidianità, quasi fissate in un flash: le campane che suonano, i camini che vengono accesi, le donne che si recano in Chiesa col Rosario in mano. Segue il loro vociare, alla fine della funzione liturgica, mentre gli uomini, seduti al tavolo del bar, guardano il passaggio d’una ragazza. L’occhio, poi, corre alle strade, alle cantine, ai gesti degli avventori, mentre intanto sopraggiunge la sera col proprio senso di pace, in cui il “corvo” si culla aspettando la notte. Sono immagini nitide e belle che vengono dal cuore e danno il senso dolce d’un mondo in cui, insieme con la vita e con gli angoli del borgo, è racchiuso il paesaggio dell’anima, che il poeta rivela nei propri versi, sprigionando un vago sentimento d’armonia ed un piacevole soffio di serenità.
ANPCI – Premio letterario Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, prima edizione, a. 2022 Sezione RACCONTI LUNGHI inediti – Primo Classificato “IL CLUB DELLE RONDINI” di Gabriella Brumat . Motivazioni
Il racconto, proposto in una prosa piacevole e avvincente, narra la storia di quattro amiche che, nell’età matura, decidono di condividere l’esperienza di trascorrere la stagione invernale lontano dal proprio paese di origine, in cui due di loro hanno deciso di vivere. Il borgo, nelle pagine del racconto, appare nei propri vari aspetti e dà il giusto taglio alla storia e alle vicissitudini, che le quattro protagoniste si portano dietro. La storia è strutturata bene e l’intreccio è perfettamente incastonato nella trama di fondo, espandendosi secondo uno sviluppo interessante e in armonica sintonia con la “fabula”, compreso il colpo di scena finale. I personaggi sono ben delineati ed appaiono caratterizzati nel proprio giusto ruolo, tanto da apparire delle persone concrete che, nel tessuto della narrazione sembrano trovare la propria reale misura di vita. Il racconto è interessante e piacevole, grazie anche alla scelta del tema e dei caratteri e si scioglie in un messaggio di speranza, che sembra tingere di luce serena e armoniosa il tramonto, che ciascun essere avverte sempre fra le coordinate del proprio esserci.
ANPCI – Premio Letterario Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, prima edizione a. 2022. Sezione RACCONTI BREVI – inediti Primo Classificato : “STORIA DELLA BISIACARIA” di Gabriella Brumat. Motivazioni
Il racconto, in una prosa fluida e quasi conversevole, propone una bella storia che evidenzia un bellissimo rapporto con la natura e con l’ambiente, cui la scrittrice dà voce nella “fabula” narrata dall’albero e dal fiume alla bambina, che a sua volta ha un bel rapporto con la natura e con i campi. I dialoghi sono ben costruiti e profondamente significanti e significativi. Dall’essenza del racconto viene fuori il senso d’un rapporto uomo- natura che deve essere reinventato e ricostruito nelle sue componenti essenziali. Ed è questa, in fondo, la valenza essenziale del messaggio. Senz’altro originale l’idea di affidare il ritmo della narrazione alla natura (albero e fiume), scelta che, nel richiamare uno stile tipico delle fiabe, la scrittrice estende al racconto imprimendo, ad esso, un che di favoloso e dando un segno particolare alla stessa struttura narrativa. Lo sfondo, in cui si muovono la storia e la protagonista, richiama appieno il mondo che costituisce le radici del racconto. In esse si radica la storia che si svela, fra l’altro, anche attraverso certi riferimenti linguistici. Nell’incanto del paesaggio, la scrittrice fa svolgere l’ingenua fantasia della protagonista, rivelando fra l’altro una perfetta conoscenza della psiche umana e di quella dei bambini in particolare.
ANPCI – Premio letterario Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, prima edizione, a. 2022 Sezione ROMANZO Inedito – Primo Classificato: “IL PAESE DEI DUE CASTELLI” di Annalisa Nozza e Mara Bozzolan. Motivazioni
Il romanzo, agile nella forma e ben organizzato nella struttura narrativa, si sviluppa sulle linee di una trattazione in cui le varie voci si intrecciano adeguatamente. Attorno ai due Castelli, che costituiscono il punto focale della narrazione, si dipana la “fabula” in cui singole storie personali incontrano la Storia, che si radica in ciò che i due Castelli rappresentano nella vita del paese. In essi vive, come memoria stratificata nel tempo, la storia del borgo. Essa, lontana o recente che sia, si rivela nella propria dinamica, in un crescendo di vicende narrate, alla protagonista, da una anziana signora. Questa ne parla, in qualche occasione anche insieme con altre persone cui cede talora la parola, quasi secondo l’antica tecnica dei racconti proposti, di sera, accanto al caminetto. I fatti narrati alla giovane protagonista assumono, così, la misura della coralità e, al centro della memoria storica, pongono l’intera comunità. I personaggi, scolpiti nella propria personalità, si manifestano nella sostanza essenziale di persone concrete che, seguendo la narrazione affidata loro dallo scrittore, creano quel particolare senso di attesa che, alla fine, trova la giusta misura nell’epilogo della storia. La narrazione procede secondo un ritmo incalzante che incuriosisce, rendendo ancora più piacevole la storia e sollecitando ad una lettura d’un fiato.
Questo, invece, l’elenco delle opere ritenute meritevoli di Menzioni Speciali : La Ballata di arta Murice di Paolo Piccinni – Poesia; Alcune considerazioni sull’amicizia di Eusebio Mattea , racconti Brevi; E di nuovo Guerra di Paola Micolano, poesia, Nostalgia di suor Anna , poesia.
Alla cerimonia riservata alla Premiazione delle opere vincitrici delle sezioni, hanno partecipato, in presenza e da remoto, tutti i componenti. La giuria chiamata a valutare i lavori pervenuti figura composta: Francesco Garofalo ( Presidente) , docente di Storia delle Istituzioni e Sociologia, Antonio Argentino, docente di didattica generale, di Progettazione e valutazione nei servizi educativi per l’infanzia e Laboratorio di didattica delle competenze presso l’Università degli Studi della Calabria. Autore di numerose pubblicazioni. Il prof. Argentino si porta dietro l’esperienza di Sindaco di un piccolo Comune. Ida Paola Cerenzia, esperta di contabilità pubblica e politiche istituzionali. Funzionaria presso il Ministero delle Finanza, svolge attività di volontariato in diversi organismi impegnati a promuovere e sostenere iniziative per le donne che operano nel campo delle arti, delle professioni, nelle istituzioni pubbliche e private. Antonio Filardi, ingegnere, esperto in archeologia, è stato per diversi anni sindaco del Comune di un piccolo Comune d’Italia.Eugenio Maria Gallo, professore emerito in discipline letterarie, collaboratore con diverse testate giornalistiche ed è autore di numerose poesie prevalentemente in vernacolo. E’ stato componente di diverse giurie di qualificati premi letterari regionali e nazionali. Collabora con diverse testate giornalistiche. Valerio Grosso – Giornalista, cronista sportivo, sindaco e amministratore comunale. Collabora con diverse testate giornalistiche come La Voce, il Canavese, la Sentinella, Quotidiano Cronaca Qui Torino” e settimanali nazionali. Daniela Maletta, docente, psicologa scolastica, tutor DSA, tecnico di riabilitazione equestre, svolge anche attività di libera professione. Gestisce una struttura di alto livello professionale. Laura Marchetti, antropologa, docente di didattica generale e metodologie innovative presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nonché Docente di didattica delle culture all’Università degli Studi di Foggia. La professoressa Marchetti è autrice di numerosi volumi, monografie e saggi. Ha ricoperto l’incarico di Vice Ministro all’Ambiente nel secondo Governo Prodi. Antonio Pettinato, professore emerito, già docente di storia e filosofia, già dirigente scolastico a Verona, autore di numerose pubblicazioni, il suo ultimo lavoro il “ Destino di Onit”, sarà disponibile on line e in tutte le librerie dal 17 febbraio prossimo.Carmela Pistone, avvocato, esperta di politiche locali e del lavoro. E’ particolarmente impegnata sul versante del terziario. Presiede e coordina gruppi di lavoro ed è Presidente di associazioni di volontariato. Giuseppe Pizzuti, docente di materie letterarie e Latino nei Licei. Collabora con diverse testate giornalistiche, coordinatore di gruppi di lavoro in ambito scolastico. Enrico Vignati, poeta, scrittore in vernacolo, poeta e sindaco di un piccolo Comune. E’ Presidente Anpci Regione Lombardia. Zaccaria Spina, avvocato, iscritto all’albo dei giornalisti. È stato Presidente della comunità Montana e attualmente ricopre la carica di primo cittadino del Comune di Ginestra degli Schiavoni.
Tutti gli intervenuti alla cerimonia finale hanno espresso parole di apprezzamento per il servizio svolto dalla Giuria in favore della Prima Edizione del Premio Letterario Nazionale, dei Piccoli Comuni d’Italia, ritenuti veri presidi di democrazia, libertà e partecipazione nonchè motori di sviluppo e di crescita civile e culturale. Concetti ribaditi da tutti i rappresentanti istituzionali intervenuti alla Festa nazionale che si conclude all’insegna dell’amicizia, della solidarietà, della pace e dello sviluppo sociale. A rendere solenne la prima Giornata la consegna della chiave Piccoli Comuni d’Italia, dal Sindaco di Bomarzo, Marco Perniconi al Sindaco del Comune di Stalettì, Alfonso Mercurio. Per l’evento il Comune di Stalettì è stato no minato Comune Capitale dei Piccoli Comuni italiano anno 2022/2023. All’evento, tra le numerosissime autorità istituzionali nazionali, regionali e provinciali, ha partecipato il sottosegretario di Stato, Franco Gabrielli.
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